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A VI 4, 1353
Che Dio comprende non soltanto tutte le cose che sono e saranno, ma anche tutti i possibili, si può mostrare egregiamente così.
Consideriamo un qualche liquido compresso che si sforza di uscire. È manifesto che tenterà sempre ogni via possibile per uscire, ma ci riuscirà soltanto passando per la via più facile di tutte. Che le tenti tutte è evidente da ciò, che qualsiasi via più comoda gli sia offerta, subito prende per quella: e, in verità, non potrebbe scegliere la più comoda, se non le tentasse tutte in ogni momento, in quanto non si può determinare quale sia la più comoda se non per comparazione con tutte. Consta però che la natura è opera di Dio e che ciò che, secondo natura, qualcosa tenta di fare, non nasce che dalla volontà di Dio: infatti i corpi stessi non sono causa delle loro azioni, dato che, per certo, non rimangono gli stessi più di un istante.
— trad. ep 2011 Llab